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01/06/2023 - Gli assistenti vocali

Parla l'esperto / Domotica e dintorni

di Rocco Clementelli

Gli assistenti vocali che cosa sono? Ma servono davvero?

Eccoci qui ancora una volta a parlare di domotica; e oggi vi parlerò dei famosi smart speaker! 

Come abbiamo già accennato in altri appuntamenti, noi continuiamo a percorrere il cammino verso la nostra casa smart!  Verso la domotica applicata a casa nostra!
 
Oggi entrerò nel dettaglio dei famosi smart speaker, o altoparlanti intelligenti, questi dispositivi tecnologici hanno dato lo slancio alla vera rivoluzione domotica globale, ormai quasi tutte le case hanno almeno uno di questi apparecchi, i quali sono di diverse dimensioni e forme, alcuni con lo schermo, altri più evoluti, altri semplici ed economici.
La svolta è stata quando Amazon e Google hanno deciso di commercializzare i propri smart speaker con all’interno una voce, sintesi vocale, connessa via Internet a dei server remoti dove un elaborato programma chiamato “IA - INTELLIGENZA ARTIFICIALE” è in grado di rispondere alle nostre interrogazioni, e soprattutto è in grado di eseguire dei comandi impartiti appunto semplicemente dalla nostra voce. Avevamo già familiarità con questo genere di assistente virtuale grazie all’avvento dell’IPhone e di Siri, ed anche al famoso OK Google presente sui telefoni Android, oltre al più recente Cortana nei nostri PC Windows.  

Amazon e Google hanno svincolato dai vari dispositivi l’assistente virtuale applicandolo a una elegante e semplicissima cassa; la forza di questa scelta è stata poterli utilizzare in ogni situazione senza le mani, soprattutto stando comodamente seduti a fare qualcosaltro. 

Come funziona uno smart speaker? Occorre precisare che per poter utilizzare un assistente vocale applicato a un altoparlante, o in generale un qualunque assistente tecnologico è necessario avere una connessione Internet, in questo caso un router Wi-Fi. Non è necessario avere reti di altissime prestazioni, vedi fibre da 1 Gb, ma è comunque importante avere una buona copertura all’interno della propria casa, almeno in grado di sostenere più connessioni contemporaneamente. Per le reti Wi-Fi si possono utilizzare anche connessioni mobili, vedi le famose saponette 4G/5G attualmente disponibili con una SIM interna e con la possibilità di connettere più dispositivi; infine è sconsigliato utilizzare l’hotspot del proprio cellulare per connettere uno smart speaker, in quanto per essere davvero utile deve essere disponibile sempre, altrimenti non  avrebbe senso. 

Come si presentano gli smart speaker? Le ultime generazioni degli speaker Amazon sono i famosi Echo, Echo Dot e quelli con lo schermo Echo Show; quelli provvisti solamente di altoparlante sono a forma sferica con la parte inferiore appiattita per permettere di appoggiarlo a una scrivania o un qualsiasi piano; gli Echo Show invece sono dotati di schermo e quindi hanno un pannello da 5, 8, fino a 10 pollici; l’ultimo arrivato, proprio di quest’anno ha 15“. L’audio sostanzialmente è buono su tutti i modelli, si può ascoltare musica, dialogare con l’assistente, leggere un libro, effettuare chiamate; chiaramente con gli smart speaker dotati solo di altoparlanti si possono effettuare chiamate audio, mentre per i modelli Echo Show provvisti di schermo e telecamera anche videochiamate; una particolarità di questi ultimi è il favoloso Echo Show da 10“ con lo schermo robotizzato: cosa vuol dire? In pratica lui ci segue quando noi gli facciamo una domanda o se siamo in video chat o in video conferenza e riesce a mettere a fuoco l’immagine, quindi a orientarsi verso di noi nel momento in cui si interpella o si chiama qualcuno. 

Per la domotica sono consigliati il modello Echo, quello grande per intenderci, e Echo Show da 10“.  I più completi in questo senso sono provvisti di un particolare trasmettitore chiamato ABB con il protocollo “ZigBee” che permette di connettere vari dispositivi lampadine, prese, serrature, e moltissimo  altro senza l’utilizzo di applicazioni esterne, ma  direttamente dall’app di Amazon Alexa. Questo protocollo ha il vantaggio di non occupare bande nella rete Wi-Fi, raggiunge distanze maggiori essendo più semplice perché ovviamente per accendere una lampadina i dati che vengono trasmessi sono davvero pochi, in più i vari dispositivi fanno da rete tra di loro e quindi mettendo ad esempio in una scala più lampadine smart, si potrebbe arrivare alla serratura senza nessun problema di segnale e magari aprire il cancello a 20 metri da casa. 

Per i suoi dispositivi, Google invece ha scelto una forma squadrata, ovviamente proprio per distinguersi dalla concorrenza; infatti, i piccolini sono dei veri e propri cubi, quelli più grandi hanno una forma di un parallelepipedo, e poi ci sono quelli con lo schermo a forma rettangolare. Diciamo che la differenza tra i due mondi oltre alle forme consiste nella possibilità di usare il motore di ricerca di Google per le domande che facciamo e quindi avere risposte più ricche e complete. In ambito di domotica,  il livello di  Alexa è superiore ai concorrenti Google Home (Nest), proprio perché la sua versatilità, semplicità di gestione e soprattutto la possibilità di scegliere tantissimi dispositivi da abbinare la fa preferire a Google; inoltre Alexa si avvantaggia anche di un sito apposito per lo sviluppo di  Skill: ovvero “le app con attivazione vocale” aperto a tutti, ed  in grado di eseguire i più disparati comandi.

Con gli smart speaker, è possibile creare delle scene, delle routine, che in automatico possono avere delle funzioni specifiche, ad esempio accendere le luci al tramonto, o far partire il robot quando usciamo di casa, abbassare le serrande a una certa ora, o magari programmare la TV che si spegne dopo carosello. 
Per configurare un dispositivo ad Alexa, o a Google, è necessario avere uno smartphone, creare un account di Amazon, o di Google, scaricare l’applicazione sul proprio smartphone e configurare il dispositivo. 
In sostanza cosa si fa con un Echo, o con un Google Home (Nest)? Si può accendere una lampadina smart, una serie di luci con una scena o con una routine, predisporre una serratura smart o aprire il portone quando il postino suona due volte, o per l’amico che ci deve lasciare qualcosa nell’atrio anche se noi siamo altrove; ed ancora fare la lista della spesa, ascoltare la nostra radio preferita. Sembrano tutte attività banali ma sono in realtà molto utili e ci facilitano la vita quotidiana.

Si può ascoltare musica, nel caso dei modelli con lo schermo si possono vedere film in streaming su Netflix, su Prime Video, oppure anche video su YouTube. Tra le altre cose Amazon ha previsto la possibilità di effettuare videoconferenze multiple con Zoom, e anche appunto con i suoi speaker provvisti di schermo. 
Insomma c’è una possibilità sterminata di combinazioni e di funzioni disponibili con questi dispositivi, mi riferisco ai due modelli già citati; si può anche sapere la temperatura della nostra casa in quanto sono provvisti di un termometro interno, inoltre sempre nel vasto mondo delle componenti acquistabili, esistono termostati, capannine metereologiche, e ancora telecomandi smart, che possono clonare il telecomando del nostro condizionatore, o della nostra TV, e connetterli a nostri amici speaker per accendere, spegnere, cambiare canale, oppure per variare la temperatura dei condizionatori, solo con la voce. Insomma di carne al fuoco ce n’è davvero tanta; questa tecnologia sembra complicata ma in realtà è molto accessibile, e anche molto facile da gestire, la può utilizzare chiunque, lo faccio perfino io! Spero che questo articolo vi abbia chiarito qualche punto oscuro circa l’uso di queste nuove amicizie virtuali, illustrandovi la loro capacità di interagire con noi, aiutandovi magari ad orientarvi per un eventuale acquisto o semplicemente ad utilizzare al meglio quello che abbiamo già.  

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