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12/09/2024 - La pattumiera smart

Parla l'esperto / Domotica e dintorni

di Rocco Clementelli

La pattumiera smart

Ormai il periodo storico in cui viviamo ci ha abituati a ogni sorta di invenzione: alcune utili altre eccentriche; ogni casa tecnologica sfoggia la sua capacità di inventare ogni sorta di dispositivo.

La cinese Xiaomi appunto è una di queste: ci ha abituati a vedere qualsiasi oggetto quotidiano trasformato in qualcosa di smart altamente tecnologico creato da questo colosso.

Dalle lampadine smart alle auto elettriche che presto vedremo scorrazzare nelle nostre città!

Ma torniamo a bomba sulla nostra pattumiera smart che per comodità chiameremo solamente cestino smart.

Il cestino è realizzato in ABS ed ha un volume di 15,5 Litri e la parte smart è celata nel retro: troviamo, una presa di alimentazione e un interruttore che a prima vista pare insolito in un cestino: in realtà alimenta un motore che ha due funzioni: apre lo sportello ovvero coperchio superiore per l’inserimento dei rifiuti, apre il blocco superiore in una modalità “manutenzione” ed effettua il taglio del sacchetto con successiva sigillatura. In più nella parte bassa c’è una ventola che serve in qualche modo ad estrarre i cattivi odori che potrebbero generarsi all’interno del cestino soprattutto se lo usate per l’umido con pesce o altri alimenti deteriorabili, oltre ad aspirare il nuovo sacchetto in posizione.

L’alimentazione dipende da un trasformatore esterno di piccole dimensioni che si collegherà solo per la fase di ricarica della batteria interna da 2000 mhA.

La batteria serve ad alimentare il sistema tecnologico del nostro cestino; ha inoltre un sensore ad infrarossi posto nella parte superiore che rileva il movimento della mano e fa aprire lo sportello.

Ma non preoccupatevi: se non avete prese nelle vicinanze, vi basterà anche una power bank.

L’elemento caratteristico del cestino è però dato dal sacchetto in dotazione che è di tipo molto particolare: è in pratica un lungo elemento tubulare a sezione quadrata che viene accumulato nella parte superiore del cestino all’interno di uno spazio che gira intorno al foro.

Il sacchetto ha una prima installazione, quando è pieno si chiude e si salda e il sistema provvede ad estrarre il successivo estraendolo dall’alto verso il basso.

Il cestino smart è corredato di manuale (in cinese) e l’alimentatore.

Forme perfette con il marchio del produttore originale e il sensore IR che aprirà lo sportello. Il retro con il piede antiribaltamento.

Ora vi spieghiamo come funziona: passare la mano sopra e si apre rivelando il sacchetto all’interno. Ha anche una luce di cortesia che si attiva quando si apre il coperchio:   

La luce aiuta ad individuare il foro anche di notte: molto comodo per gli ipovedenti.

Si può aprire anche manualmente premendo su una piccola depressione touch sul frontale.

Il sacchetto tubolare è inserito dentro questo supporto protetto da una cornice: aprendo il contenitore troviamo il sacchetto “accumulato” all’interno.

NB: Non provate ad estrarlo da soli, non riuscireste a rimetterlo dentro. 

Premendo a lungo sul bottone “virtuale” sul frontale attiviamo chiusura, saldatura e taglio.

Un elemento a “mannaia” chiuderà il sacchetto da un lato e quello perpendicolare dall’altro.

Ed ecco la parte alta del sacchetto saldata e tagliata: se avete il sacchetto tubolare originale potete cominciare da capo.

Una tecnologia davvero semplice, forse vi potrebbe sembrare un’esagerazione, ma provate a pensare di dover buttare dell'umido con le mani impegnate e magari sporche: vi basterà avvicinarvi e il cestino si aprirà automaticamente senza toccare nulla e senza sporcare.

Un altro vantaggio da non sottovalutare è la possibilità di sigillare il sacchetto evitando così di combinare macelli nelle vostre cucine o sulle scale.   

Insomma, come avete capito la tecnologia smart ci aiuta anche per la raccolta dei rifiuti in casa nostra, nella nostra casa smart.

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