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11/04/2018 - ICT news 0418

ICT news

Sommario

Nasce l'INVAT, Istituto Nazione per la valutazione degli ausili e delle tecnologie per le persone con disabilità visiva.

Il riconoscimento dei volti: A Trieste un laboratorio universitario dedicato.

Nel nuovo contratto di servizio Rai importanti novità per la disabilità visiva e l'audiodescrizione.

Da microsoft una completa app sperimentale per non vedenti e ipovedenti.

In occasione della giornata nazionale del braille, la terza edizione della mostra "facciamoci vedere"


Nasce l'INVAT, Istituto Nazione per la valutazione degli ausili e delle tecnologie per le persone con disabilità visiva.

Costituito nel maggio del 2017, l'INVAT (Istituto Nazionale di Valutazione Ausili e Tecnologie), nuovo Ente collegato all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, ha come scopo principale quello di valutare e promuovere sul territorio gli ausili e le strumentazioni volti a favorire l’autonomia personale e la mobilità autonoma delle persone cieche e ipovedenti. L’Istituto si occuperà dunque di affrontare tutte quelle tematiche tecniche relative all’accessibilità, alla fruibilità e all’usabilità delle tecnologie, con l’intento di coprire lo spettro più ampio possibile dei settori più disparati nei quali ormai le tecnologie stesse hanno assunto un ruolo pregnante, potremmo dire quasi insostituibile, nella vita quotidiana.
Nello specifico si farà carico di valutare: elettrodomestici di uso più comune (lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, forni microonde, ecc.); dispositivi hardware e software più strettamente informatici; e l’accessibilità di applicazioni per diverse piattaforme operative, siti web, piattaforme di e-commerce, servizi pubblici e privati, servizi bancari e finanziari.

Il riconoscimento dei volti: A Trieste un laboratorio universitario dedicato.

Permettere al non vedente di riconoscere la persona che ha davanti a se: questa una delle prossime frontiere che la tecnologia cerca di raggiungere grazie a videocamere sempre più sofisticate e software che elaborano un'impronta facciale tridimensionale riconoscendo e confrontando i tratti somatici della persona memorizzate in un database e informando vocalmente il non vedente su chi ha davanti. Presso il dipartimento di ingegneria ed architettura dell'Università di Trieste, da oltre 40 anni, esiste un laboratorio che si occupa di tecniche di elaborazione e visualizzazione delle immagini e negli ultimi anni lavora sulla percezione e la fruizione dell'immagine da parte di persone ipovedenti e non vedenti. Grazie alla computer vision si sta lavorando per migliorare le tecniche di lettura e le variabili che identifichino in modo univoco il soggetto. A capo di questo laboratorio, denominato IPL, Image Processing Laboratory, il prof. Giovanni Ramponi.
La miniaturizzazione elettronica offre gia oggi le prime soluzioni indossabili che sfruttano questi complessi algoritmi.

Nel nuovo contratto di servizio Rai importanti novità per la disabilità visiva e l'audiodescrizione.

Il 7 marzo scorso è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il nuovo contratto di servizi RAI che sarà valido per i prossimi cinque anni e che integra importanti novità per le disabilità sensoriali. In particolare, per i ciechi è stato ottenuto l'impegno all'audiodescrizione di almeno i tre quarti dei film, delle fiction e dei prodotti audiovisivi di prima serata. Risale al 1987 la prima audiodescrizione in italiano del film "le notti di Cabiria" di Federico Fellini, finalmente, dopo 30 anni anche i disabili visivi portanno assaporare la televisione.

Da microsoft una completa app sperimentale per non vedenti e ipovedenti.

Sempre maggiore l'utilizzo di smartphone da parte dei non vedenti. Microsoft ha deciso di creare una app che sfrutta le più recenti tecnologie per aiutare le persone prive della vista nella vita di ogni giorno. Seeing ai (pronuncia siing ei), questo il nome di questa app gratuita, permette di leggere etichette o biglietti da visita, intere pagine di un documento, di riconoscere prodotti leggendone il codice a barre, di memorizzare i volti di familiari ed amici e farli riconoscere, di identificare banconote e monete, di farsi descrivere la scena che inquadro in quel momento piuttosto che il colore di un oggetto, persino un biglietto scritto a mano può essere tradotto in voce da questa applicazione, ed infine, grazie ad una indicazione sonora, seeing a mi fa identificare le fonti luminose nell'ambiente, il tutto sfruttando la fotocamera dello smartphone che il cieco utilizza opportunamente guidato vocalmente. Il prodotto, ci tiene a precisare Microsoft, è in una fase sperimentale e per il momento in lingua inglese, ma correlato da help dettagliati e molto intuitivo nell'utilizzo.
Una app che sfrutta potenti funzioni di intelligenza artificiale e sofisticati database e che potremmo definire il coltellino svizzero da installare gratuitamente sullo smartphone delle persone prive della vista.

In occasione della giornata nazionale del braille, la terza edizione della mostra "facciamoci vedere"

Si è tenuta, dal 20 al 22 febbraio, nella bellissima cornice della Borsa di Genova, la terza edizione della rassegna "facciamoci vedere", organizzata dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti, per creare momenti di aggiornamento per i soci e per le persone che operano nel settore, nonchè una occasione di scambio tra realtà che operano nella ricerca e nella realizzazione di progetti e tecnologie volte ad offrire nuove opportunità alle persone con disabilità visiva. La rassegna ha visto la presenza di aziende internazionali come OrCam, di enti che si occupano di formazione e ricerca come l'istituto Cavazza e l'irifor, delle rappresentanze regionali dell'Unione, il libro parlato, e progetti di elaborazioni tridimensionali con alcuni capolavori del museo tattile Omero.
Nei tre giorni una serie di interessanti convegni, la presentazione dell'Istituto nazionale per la valutazione degli ausili e delle tecnologie e la giornata nazionale del braille il 21 febbraio.

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