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16/10/2019 - ICT news 1019

ICT news

Sommario

Conferenza di presentazione di INVAT il 7 novembre a Roma presso le sale del senato della repubblica.

Amazon presenta negli Stati Uniti il progetto Alexa show and tell per aiutare i non vedenti ad identificare i prodotti.

Make to care, un progetto di open innovation a supporto dei pazienti e delle loro famiglie


Conferenza di presentazione di INVAT il 7 novembre a Roma presso le sale del senato della repubblica.

INVAT l’istituto nazionale per la valutazione degli ausili e delle tecnologie a favore dei disabili visivi, a cui questa rubrica fa capo, presenterà la sua struttura organizzativa, spiegandone gli scopi e gli obiettivi futuri e illustrando i risultati del primo anno di attività nel monitorare e supervisionare siti Internet, prodotti di consumo, ausili e applicazioni software, valutandone il grado di accessibilità e mettendosi a disposizione di chi sviluppa, per dare supporto nella progettazione. Giovedì 7 novembre la presentazione dell’istituto presso le sale del Senato della Repubblica alla presenza di autorità, rappresentanze di istituzioni ed aziende. Aprirà i lavori il Presidente Mario Barbuto che fu anche l’ideatore di questo importante organo di valutazione e di controllo.

Amazon presenta negli Stati Uniti il progetto Alexa show and tell per aiutare i non vedenti ad identificare i prodotti.

Il noto assistente vocale Alexa di Amazon, da noi ampiamente trattato nelle precedenti puntate, perché considerato un utile e comodo supporto per i disabili visivi, oggi si arricchisce di nuove funzioni che lo rendono sempre più realistico e sopratutto sempre più utile, potremo sussurrargli qualcosa e lui ci risponderà sottovoce, potremo dirgli di parlare più velocemente e lei parlerà più veloce, ma sarà di grande utilità, quando arriverà in Italia, un progetto, partito per ora negli Stati Uniti, che si chiama SHOW AND TELL e che permette, utilizzando un dispositivo echo show, che è dotato di telecamera, di farci riconoscere e descrivere i prodotti che abbiamo in mano, come ad esempio un barattolo, un pacco di pasta o un medicinale. Questo per noi rappresenta un fatto importante non solo per il servizio offerto, che è indubbiamente utile, ma per il fatto che sempre più le grandi aziende integrano servizi a favore della disabilità visiva.

Make to care, un progetto di open innovation a supporto dei pazienti e delle loro famiglie

Make to care si propone come progetto di open innovation a supporto dei pazienti e delle loro famiglie. Si tratta di una iniziativa partita quattro anni fa con un contest ispirato alla storia di Fabio e Roberto Corrasi. Fabio ha progettato uno speciale tutore per la figlia Roberta a cui è stata diagnosticata la atrofia muscolare spinale. Oltre ad essere più leggero, questo speciale tutore permette a Fabio di poter prendere in braccio e abbracciare la figlia. Affascinati da questa storia, non solo è stato lanciato un contest per far emergere soluzioni per aiutare chi affronta una condizione di disabilità nelle principali azioni quotidiane, ma in parallelo è stato intrapreso un progetto di ricerca con Fondazione e politecnico di Milano, sotto la supervisione del prof. Stefano Maffei, finalizzato a comprendere quanto sia diffuso in Italia il fenomeno della patient-driven innovation o innovazione dal basso, intesa come soluzione da pazienti/familiari per eè stessi o per gli altri. Nel corso degli anni ci sono stati diversi progetti a favore della disabilità visiva, e questa sera, in occasione della finale che vede competere gli otto progetti finalisti oer il 2019, ci sarà anche il sistema LETIsmart, il bastone per ciechi che si illumina e parla, buona fortuna!

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