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09/02/2022 - ICT news 02/22

ICT news

Sommario

Dopo gli auricolari a conduziine ossea e le soluzioni Apple con la riproduzione dei rumori ambientali, arriva una interessante alternativa da Bose.

Cucinare con la tecnologia ad induzione è sicuramente più rapido ma sopratutto più sicuro, ma sono tutti tuoch e quindi non accessibili, Smeg ci viene incontro.

Anche quest’anno si avvicina l’evento Accessibility days, previsto in presenza in aprile, da uno dei due ideatori le anteprime della manifestazione.

 

Dopo gli auricolari a conduzione ossea e le soluzioni Apple con la riproduzione dei rumori ambientali, arriva una interessante alternativa da Bose.

La necessità di utilizzare le sintesi vocali o di avere informazioni dal nostro smartphone diventa sempre maggiore, non solo quando siamo fermi ma anche quando siamo in movimento, a questo si aggiungono nuovi dispositivi, come il sistema LETIsmart, lo standard nazionale scelto dall’unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti per ricevere informazioni dall’ambiente urbano, che ci portano alla necessità di indossare dei dispositivi, normalmente degli auricolari, che ci permettano di muoverci e lascino le mani libera, il problema però si pone perché noi abbiamo bisogno di avere le orecchie libere e di percepire quelli che sono i rumori circostanti, su questo tema ci sono già delle soluzioni sul mercato, di cui abbiamo parlato nelle puntate precedenti, come ad esempio le cuffie AirPod di Apple che hanno la caratteristica di poter riprodurre in modo fedele non solo i contenuti provenienti via Bluetooth ma anche i rumori esterni, dandoci modo di avere sotto controllo l’ambiente circostante anche se in un modo virtuale o quantomeno riprodotto, un’altra soluzione interessante sono gli auricolari collari a conduzione ossea che trasferiscono le informazioni sonore direttamente alla struttura ossea del nostro cranio usandolo come cassa di risonanza, queste però non offrono una qualità eccellente dal punto di vista audio.oggi introduciamo una nuova soluzione che rappresenta un’alternativa interessante e che viene proposta da un’azienda che da anni realizza sistemi di riproduzione audio di alta qualità, stiamo parlando di Bose che ha realizzato una serie di occhiali chiamati Bose Frames Tenor, che montano sulle aste della montatura dei diffusori sonori, piccolissimi ma molto efficienti, che vanno a trovarsi nella vicinanza del nostro orecchio lasciandoci però le orecchie completamente libere ma permettendoci di ascoltare il suono peraltro con una qualità interessante. Questo progetto, iniziato nel 2019 con i primi modelli, vede oggi questa soluzione aver raggiunto un buon grado di qualità, oltre ad essere implementata in una serie di modelli eleganti di montatura per occhiali e prevedere la possibilità di avere diverse tipologie di lenti, inoltre questa soluzione monta una serie di microfoni sensibili che danno la possibilità anche di rispondere alle chiamate telefoniche o di gestire l’assistente vocale del nostro smartphone, SABATO DE ROSA è un utilizzatore abituale di questa soluzione e ci racconta le sue impressioni.
 

 

Cucinare con la tecnologia ad induzione è sicuramente più rapido ma sopratutto più sicuro, ma sono tutti tuoch e quindi non accessibili, Smeg ci viene incontro.

Uno dei fattori più importanti dell’ambiente domestico, e non solo per le persone ipovedenti e non vedenti, e la sicurezza in cucina. Avere la possibilità di sostituire i vecchi piani di cottura a gas con un sistema ad induzione offre innumerevoli vantaggi, come già trattato in questa rubrica alcuni mesi fa analizzando un prodotto da tavolo con vocalizzazione, il problema si complica quando vogliamo installare nella nostra cucina un piano cottura ad induzione da incasso in quanto sul mercato tutti i modelli sfoggiano soluzioni touchscreen e display luminosi che spesso sono in accessibili agli ipovedenti e sempre sono in accessibili ai non vedenti, per questo motivo INVAT ha svolto una serie di riunioni con l’azienda italiana SMEG per cercare di trovare una soluzione che permetta anche le persone con disabilità visiva di poter utilizzare questo importante elettrodomestico, a noi si sono uniti anche i cuochi che, avendo spesso le mani impiastricciate da vari alimenti, non sono troppo favorevoli a delle soluzioni touch. Sulla base di queste sollecitazioni la SMEG ha realizzato un piano cottura che si avvicina maggiormente alle nostre esigenze perché sono stati sostituiti i comandi touch con le tradizionali manopole, peccato che ci sono ancora degli aspetti da perfezionare in quanto la regolazione della temperatura di cottura avviene ancora con delle manopole che hanno una corsa infinita, così vengono chiamate le manopole elettroniche che non hanno un inizio e un finecorsa che noi permettono di avere un riferimento preciso, in ogni caso sul modello SI 264 DM sono state montate delle manopole tradizionali che peraltro hanno anche un’indicazione precisa sul punto di posizionamento e su questo piano cottura si sta lavorando per renderlo totalmente accessibile anche se siamo già ad un buon livello.

 


Anche quest’anno si avvicina l’evento Accessibility days, previsto in presenza in aprile, da uno dei due ideatori le anteprime della manifestazione.

“Accessibility Days” è una manifestazione gratuita che si svolge in Italia con cadenza annuale, il cui scopo è di informare e sensibilizzare chiunque si occupi di “tecnologie digitali” (sviluppatori, designer, maker, creatori e editori di contenuti, etc…) sul tema dell’accessibilità, per far sì che possano creare soluzioni (siti web, app, device elettronici, stampe 3D, ...) più fruibili da persone con disabilità. 
Dal 2020 temi come la didattica e la formazione a distanza, il lavoro da remoto, resi possibili grazie alle tecnologie digitali, sono diventati fondamentali, ricevendo un’attenzione ancora maggiore. 
Data l’importanza che software e hardware hanno ormai assunto nella nostra vita quotidiana, è facilmente comprensibile come chi realizza soluzioni basate su di essi possa avere un impatto concreto sulla vita quotidiana delle persone. 
Gli Accessibility Days sono un’importante occasione per spiegare come prodotti e servizi digitali (o in parte digitali) possano essere più inclusivi, rispondendo alle esigenze di chi ha delle disabilità, non soltanto semplificando la loro vita, ma arrivando a rendere possibile lo svolgimento di attività altrimenti impensabili, sia nella vita quotidiana che nell’ambito lavorativo. 

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