La casa: la problematica fondamentale per un disabile visivo è l’accessibilità dei propri dispositivi, avere tutto a portata di mano, accessibile appunto.
Sembra scontato utilizzare una lavatrice in maniera autonoma, in realtà tutto questo può diventare un incubo se il prodotto acquistato non risulta accessibile.
Qualche tempo fa un mio amico ingegnere elettronico, mi faceva notare come fosse complicato semplicemente scegliere un programma e attivare un lavaggio con la lavatrice nuova di sua mamma, mi diceva che doveva avere con sé sempre il manuale altrimenti non riusciva nemmeno lui a capire in realtà come funzionasse. Immaginiamo una persona con problemi visivi che debba confrontarsi con un pannello touch screen per capire realmente quello che serva; per fortuna la tecnologia è progredita e ha collegato alla modalità touch anche la connessione Internet e quindi la gestione da remoto di questi elettrodomestici: appunto li ha resi Smart! Poi sono arrivati loro, gli assistenti vocali, i più famosi sono quelli di Amazon e quelli di Google, ma ve ne sono altri, questi assistenti virtuali hanno implementato in maniera esponenziale l’applicazione di tecnologia smart alle case nonché agli elettrodomestici.
Come funzionano gli assistenti vocali? E cosa sono? Sono degli altoparlanti intelligenti connessi ad Internet che con dei comandi specifici si attivano e rispondono alle nostre domande attivando all’occorrenza un dispositivo piuttosto che un altro; basta infatti un comando per accendere l’aria condizionata, la TV, avviare il lavaggio dei capi delicati, ad esempio impostando 30° nella nostra lavatrice connessa, e tutto quello che riguarda appunto la casa smart.
La domotica non è una novità assoluta, forse da più di vent’anni si sono viste tecnologie applicate alle abitazioni, ma i costi erano davvero improponibili per una famiglia normale. Con l’arrivo degli assistenti vocali e soprattutto Alexa di Amazon, l’implementazione è stata rapida e anche economica; infatti, grazie anche allo Store di Amazon, è possibile reperire rapidamente lampadine, strisce LED, telecomandi smart, serrature smart e tutto o quasi quello che riguarda la domotica.
Ovviamente bisogna avere un minimo di esperienza e magari studiare un po’ per capire le potenzialità di questa tecnologia per rendersi conto di quel che realmente ci è utile.
Io vi assicuro che non è complicato, anzi col tempo l’implementazione di queste apparecchiature diventa sempre più immediata; vediamo un caso semplice, mettiamo che vogliamo connettere una lampadina smart alla nostra amica virtuale, ci basterà semplicemente sostituire la lampadina nell’apposito portalampade, premere per tre volte l’interruttore accendi/barra/spegni e lei comincerà a lampeggiare, dopodiché basterà chiedere ad Alexa di trovare nuovi dispositivi e lei ci avviserà che ha trovato una nuova lampadina, che chiamerà probabilmente luce uno. Questa è una delle tante modalità per abbinare una lampadina Wi-Fi alla nostra casa, ovviamente si può cambiare il nome, si può selezionare il luogo dove è stata installata, per esempio in cucina, così che Alexa sappia anche dov’è sistemata. Per la scelta di questi prodotti ovviamente bisogna prestare attenzione perché non tutte le lampadine, le prese, insomma i dispositivi che sono in commercio utilizzano applicazioni accessibili, e soprattutto sono compatibili con l’applicazione di Alexa; e noi siamo qui apposta per rendervi la vita più semplice consigliandovi un modello piuttosto che un altro.
Nei nostri appuntamenti entreremo sempre di più nel dettaglio per aiutarvi a scegliere e a spendere il giusto, insomma cercheremo di dare delle linee guida per capire realmente come dobbiamo investire i nostri soldi senza spendere più del necessario e soprattutto evitando di comprare cose che in seguito si rivelano inutilizzabili.
E allora vi aspetto al prossimo articolo per fare insieme un altro passo nella domotica e rendere più vicina ad oggi la casa di domani!
Rocco Clementelli
