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12/12/2023 - Accessibility Overlay: perché sono un ulteriore problema e non una soluzione

Notizie

di Roberto Scano

Accessibility Overlay: perché sono un ulteriore problema e non una soluzione

Gli "accessibility overlay" (sovrapposizioni di accessibilità) sono strumenti o servizi progettati con fine nobile di migliorare l'accessibilità di un sito web o di un'applicazione (web o mobile). L'obiettivo principale di questi strumenti è rendere i contenuti digitali accessibili a utenti con disabilità, consentendo loro di interagire e fruire del contenuto in modo efficace.

Tuttavia, gli "accessibility overlay" sono costante oggetto di dibattito nella comunità dell'accessibilità web. Alcuni esperti hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla loro efficacia e al fatto che possono creare una falsa sensazione di conformità alle norme sull'accessibilità, le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG). Questi strumenti spesso cercano di risolvere i problemi di accessibilità attraverso aggiunte di codice JavaScript e CSS che vanno a modificare l'aspetto o il comportamento del sito ed in alcuni casi si comportano in modo invasivo, attivandosi senza autorizzazione dell’utente e con l’impossibilità di disabilitarli.

Perché non possono funzionare

Del tema sotto l’aspetto tecnico ne avevo già parlato in tempi non sospetti con un articolo dal titolo autoesplicativo disponibile su webaccessibile.org: “No. Nessuno strumento automatico garantisce l’accessibilità”.

La domanda che viene sempre posta è: esiste uno strumento che verifica l’accessibilità di un sito web e mi fornisce la conformità rispetto alle regole di accessibilità vigenti? La risposta è: no.

E la risposta viene direttamente dalle WCAG, dove nell’introduzione, quando si parla di “Cosa sono le WCAG 2“, è chiaramente indicato quanto segue:

0.1 Cosa sono le WCAG 2

Le WCAG 2.2 si basano sulle WCAG 2.0 [WCAG20] e WCAG 2.1 [WCAG21], che a loro volta si basano sulle WCAG 1.0 [WAI-WEBCONTENT] e sono progettate per applicarsi in modo esteso a diverse tecnologie Web sia adesso che in futuro, nonché per essere verificabili tramite una combinazione di test automatici e valutazione umana. 

Quindi è ben chiaro: la verifica di accessibilità è fatta da una combinazione di attività fatte da esseri umani che utilizzano come supporto strumenti informatici.

Detto questo nell’articolo citato si dimostra come non sia possibile identificare automaticamente tutte le problematiche di accessibilità e pertanto è necessaria una gestione umana supportata eventualmente da strumenti informatici idonei all’analisi.

A questo punto, quindi, possiamo chiederci: ma gli strumenti che dicono di rendere conforme i siti web alla vigente normativa, senza modificare il sito web ma intervenendo in modalità automatizzata aggiungendo “livelli personalizzati”, ci possono garantire l’accessibilità o comunque una conformità alle normative vigenti? No.

Alcune critiche principali agli "accessibility overlay" includono:

  • Superficialità delle correzioni: Spesso, questi strumenti forniscono correzioni superficiali senza affrontare i problemi sottostanti di progettazione e sviluppo del sito ed in alcuni casi addirittura imbarazzanti. Complice ad esempio una traduzione automatizzata degli strumenti da altre lingue, un oggetto come lo “slider” senza adeguata alternativa viene letto come “scivolo” o una immagine di sfondo decorativa viene indicata come immagine informativa “carta da parati”, ossia una traduzione italiana fatta male  di “wallpaper”.
  • Mancanza di personalizzazione: Alcuni utenti con disabilità possono avere esigenze molto specifiche, e gli "overlay" potrebbero non soddisfare appieno le loro necessità individuali. Ad esempio, se un utente ha impostato una sua definizione di alto contrasto nell’ambiente operativo, gli accessibility overlay dovrebbero ereditarlo e non creare una versione “ad hoc per il sito ma non per l’utente”.
  • Rischio di conflitti: L'aggiunta di nuovi strati di codice può causare conflitti con il codice esistente, creando ulteriori problemi anziché risolverli. In molti casi con l’attivazione manuale o automatica degli accessibility overlay si ottengono della problematiche come la scomparsa di contenuti, il loro spostamento, o addirittura l’impossibilità di raggiungere funzioni che – senza tali oggetti – sarebbero comunque raggiungibili.
  • Falsa sicurezza di conformità: L'implementazione di un "accessibility overlay" non garantisce automaticamente la conformità alle norme sull'accessibilità, anzi in molti casi inserisce ulteriori non conformità, prima non presenti.

Cosa dicono le associazioni

17 maggio 2023. “Le sovrapposizioni di accessibilità non garantiscono la conformità alla legislazione europea”. Questa è la sintesi: l’European Disability Forum (EDF) e l’International Association of Accessibility Professionals (IAAP) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che chiarisce i limiti della tecnologia nota come “overlay di accessibilità” e ha avvertito che questa tecnologia non rende i siti Web accessibili o conformi alla legislazione europea sull’accessibilità.

Gli overlay di accessibilità consentono agli utenti di modificare l’aspetto dei contenuti online. Sebbene ciò possa aiutare alcune persone, funzionalità simili sono già disponibili nei browser e nei dispositivi odierni e alcuni overlay possono interferire con l’altra tecnologia utilizzata dalle persone con disabilità per accedere ai contenuti online (nota come tecnologia assistiva).

Molti servizi online pubblici e privati utilizzano ora overlay di accessibilità invece di correggere il loro sito Web per garantire che sia conforme alle leggi sull’accessibilità e agli standard di accessibilità digitale.
Il nostro obiettivo con questa dichiarazione è garantire che le persone che non sono esperti di accessibilità digitale capiscano cosa può e non può fare questa tecnologia. Consigliamo vivamente agli acquirenti di tecnologia di impegnarsi attivamente con esperti di accessibilità digitale, persone con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative per comprendere le esigenze degli utenti e come soddisfarle.

“Può essere difficile per le persone che non sono specialisti dell’accessibilità digitale, inclusi utenti, sviluppatori, designer e proprietari di siti Web che acquistano tecnologia, capire cosa possono e non possono offrire gli overlay di accessibilità e i limiti e i potenziali rischi di qualsiasi nuova tecnologia.”
“Gli utenti di tecnologie assistive hanno già i loro dispositivi e browser configurati con le loro impostazioni preferite. La tecnologia di sovrapposizione può interferire con la tecnologia assistiva dell’utente e sovrascrivere le impostazioni dell’utente, costringendo le persone a utilizzare invece la sovrapposizione. Ciò rende il sito Web meno accessibile ad alcuni gruppi di utenti e potrebbe impedire l’accesso ai contenuti.

“I proprietari di siti Web che non sono specialisti dell’accessibilità digitale possono essere indotti a credere che gli overlay possano ‘aggiustare’ l’accessibilità di un sito Web, ma non è così. Gli overlay non rendono il sito web accessibile o conforme alla legislazione europea sull’accessibilità. Non costituiscono un’alternativa accettabile o un sostituto per riparare il sito Web stesso.

Cosa succede all’estero?

Nel mondo degli overlay il mercato di riferimento è quello statunitense. Le cause legali contro i proprietari di siti web accusati di aver violato l’Americans with Disabilities Act sono aumentate rapidamente durante la prima metà del 2023 praticamente su ogni parametro immaginabile.

Questi sono gli ultimi risultati di un rapporto di metà anno redatto da UsableNET, una società di soluzioni di accessibilità con sede a New York con oltre vent'anni di esperienza nell'aiutare sia il grande settore pubblico che le organizzazioni private a rendere i loro siti Web e le loro app più inclusivi e accessibili per le persone con disabilità.

Con l’emergere di ChatGPT alla fine dello scorso anno che promette di rendere il 2023 l’anno dell’intelligenza artificiale e dell’automazione, uno dei risultati più degni di nota del rapporto di UsableNET riguarda l’uso di widget e overlay di accessibilità. Si tratta di programmi di terze parti che possono essere aggiunti ai siti Web per eseguire automaticamente la scansione e tentare di correggere gli errori di accessibilità identificati. Prodotti come acceesiBE, Userway e AudioEye forniscono tutti sovrapposizioni di accessibilità.

Secondo il rapporto di UsableNET, che ha coinvolto il team di ricerca dell'azienda per documentare tutte le cause legali che coinvolgono siti Web o app mobili nei tribunali federali ai sensi dell'ADA o nei tribunali statali di New York e California, ad oggi sono state intentate 414 cause legali nel 2023 contro aziende con widget attivi a differenza dei 313 dello stesso periodo dell'anno scorso.

Nel complesso, sulla base della traiettoria attuale, ci saranno 4.220 cause legali sui siti web ADA elencate entro la fine del 2023 – un aumento di 185 rispetto all’anno precedente e quasi il doppio delle 2.314 elencate nel 2018.

Come evitare l’uso di tali strumenti

Considerato che creano più problemi che soluzioni, la cosa migliore sarebbe disattivarli. In molti casi però tali oggetti sono talmente invadenti che nonostante un utente selezioni la disattivazione, ad esempio, di funzionalità per non vedenti e per utenti con difficoltà motorie, se le ritrova nuovamente attive al primo “tab” da tastiera. Questi oggetti a volte, sembra comico, non sono proprio raggiungibili con comandi tastiera e pertanto non utilizzabili.

Per disabilitare questi strumenti e consentire la navigazione dei siti web come realmente sono, esistono diversi plugin tra cui un ottimo AccessiByeBye, una estensione per Chrome che disattiva automaticamente (con possibilità di riattivazione) qualsiasi overlay. Nel sito web del progetto, sono presenti anche interessanti statistiche sull’uso dei diversi overlay.

Cosa fare per garantire una vera accessibilità?

Per affrontare queste preoccupazioni, molti esperti raccomandano un approccio più completo e integrato all'accessibilità, incorporando pratiche di sviluppo accessibili fin dalla fase iniziale del processo di progettazione e sviluppo. La conformità alle linee guida WCAG è spesso considerata un passo fondamentale per garantire un'esperienza accessibile a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro abilità.

Successivamente al superamento di verifiche tecniche è essenziale fare test con gli utenti, coinvolgendo persone con differenti disabilità.

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